Il sovrallenamento




Una elevata somministrazione di lavoro, che non includa un adeguato recupero, porta facilmente a situazioni di overtraining, ossia di sovrallenamento.  Il sovrallenamento è un pericolo comune, che ha come conseguenza il peggioramento generale della prestazione e un costante senso di affaticamento.

Il sovrallenamento non espone solo ad un peggioramento della performance sportiva, ma piuttosto ad una generale e debilitante situazione organica, caratterizzata da disturbi del sonno e dell’appetito, tachicardia, diminuzione della massa muscolare. Uscire da una situazione di sovrallenamento può richiedere tempi anche molto lunghi. Nonostante alcuni sintomi, come quelli citati, siano un evidente campanello d’allarme, nei casi più gravi il sovrallenamento può avere un periodo quasi asintomatico.
Se l’incremento del senso di indolenzimento che segue una seduta allenante inizia ad essere più marcato del solito, o il peso corporeo inizia a diminuire, se sopraggiunge difficoltà nel concludere un allenamento, è probabile che i tempi di recupero non siano adeguati.

Un regime alimentare non idoneo, o insufficienti ore di sonno, costituiscono ulteriori elementi che possono facilitare l’insorgenza dell’overtraining. In caso di atleti professionisti le responsabilità sono imputabili anche ad una errata pianificazione della stagione  sportiva o dei calendari di gara.
È importante, come in buona parte delle cose, attuare una strategia preventiva, che scongiuri del tutto la possibilità di incorrere nell’overtraining. Ad esempio, con incrementi graduali dell’intensità dell’allenamento, con adeguate ore di sonno ed una corretta  alimentazione, ma anche inserendo periodi medio lunghi di riposo e recupero fra i vari macrocicli di allenamento.
Da un punto di vista fisiologico, la diminuzione delle scorte di glicogeno muscolare, senza un adeguato ripristino, induce nell’organismo gravi stati catabolici, con diminuzione della glutammina organica e deplezione di aminoacidi a catena ramificata responsabili, fra l’altro, di mantenere importanti equilibri ormonali.

Anche la disidratazione o la perdita di alcuni minerali (es.: ferro) può indurre in situazioni di sovrallenamento. Il quadro sintomatologico è ricco di decine di manifestazioni: dal danno muscolare allo squilibrio neuroendocrinologico, dalla compromissione delle difese immunitarie alla depressione. Tutte ragioni che palesano la necessità di prevenire tale insidioso nemico dell’allenamento.

Per saperne di più: A scuola di fitness, Pierluigi De Pascalis. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2019.