Di Corrado Cerullo
Iniziare a correre è difficile, il passaggio dalla sedentarietà al movimento risulta doloroso, faticoso. È tuttavia possibile, se si ha la pazienza di seguire un piano di allenamento che gradualmente aumenti i minuti di corsa, i chilometri, fino ad arrivare a partecipare a una maratona. Nella corsa non bisogna aver fretta di bruciare le tappe: se una persona non ha mai fatto sport, o negli ultimi anni ha fatto una vita sedentaria, è bene che prenda in considerazione come mezzo di allenamento la camminata a vari ritmi, alternata a una corsa lenta, leggermente più veloce della camminata a passo affrettato. La corsa è un modo per scaricare e combattere lo stress derivato da problemi della vita quotidiana, da tensioni nel lavoro e/o nella vita familiare; è uno spazio proprio, lontano da tutto ciò che è quotidiano, un rifugio dove restaurare, equilibrare e armonizzare se stessi; dove ritrovare una sensazione di benessere, di soddisfazione, di pienezza. Ci sono molti altri validi motivi che spingono a iniziare a correre: con la corsa aumenta l’efficienza generale (ci si sente pieni di energia), si riposa meglio, si risolvono eventuali problemi di intestino pigro, si riduce il colesterolo nel sangue, si previene l’infarto e le malattie cardiocircolatorie in generale. Superata la prima difficoltà, cioè iniziare a correre, se ne presenta subito un’altra: persistere nel tempo. Se si ha la forza di continuare negli allenamenti e di non lasciarsi travolgere dalla fatica dei primi giorni, la corsa riesce a dare molte gratificazioni in tempi abbastanza brevi: incentivo fondamentale per andare avanti.
Scarpe
Il primo e indispensabile investimento da fare per iniziare a correre è l’acquisto di un buon paio di scarpe, specifiche per la corsa. È bene rivolgersi a un negozio specializzato e farsi consigliare dal negoziante.
Abbigliamento
L’abbigliamento si sceglie in funzione del clima. In inverno o con temperature basse l’ideale è vestirsi a strati, in modo da potersi spogliare gradualmente man mano che si avverte una sensazione di eccessivo calore. È consigliabile proteggere la testa con il berrettino di lana. Andando verso l’estate, l’abbigliamento si riduce al minimo - pantaloncini leggeri e canottiera traforata - aumentando così la superficie di pelle direttamente a contatto con l’aria. Ciò favorisce il raffreddamento del corpo.
Alimentazione
L’alimentazione e il riposo notturno sono due elementi fondamentali per assicurare le migliori condizioni di salute e la migliore prestazione negli allenamenti. Una maggiore attenzione a se stessi e alla propria salute passa anche attraverso la tavola, con un’alimentazione regolare in quantità e qualità. Durante l’allenamento si può bere in quantità limitate, ad esempio mezzo bicchiere di acqua, anche più volte, ad intervalli di 15-20 minuti. Con il sudore, insieme ai liquidi, si perdono anche i sali minerali, importanti per il buon funzionamento del nostro organismo: infatti alcune contratture muscolari dipendono da una diminuzione di acqua nei muscoli. Se è caldo, si suda molto e si perdono discrete quantità di liquidi; per non disidratarsi è buona regola bere acqua fresca (non gelata) prima, durante e dopo lo sforzo.
Orario d’allenamento
L’orario migliore in cui andare a correre dipende dai propri impegni personali, familiari e lavorativi. È bene comunque darsi alcune regole e principi da rispettare:
- scegliere temperature più favorevoli (ad esempio d’estate le ore più fresche,d’inverno le ore più calde);
- aspettare tre ore dopo il pasto principale;
- aspettare almeno un’ora dopo la colazione o lo spuntino del pomeriggio;
- evitare di alzarsi molto presto la mattina.
È bene anche prendersi un po’ di tempo prima della corsa, per prepararsi all’allenamento, e dopo, per rilassarsi.
Luogo dove allenarsi
La scelta del luogo dove allenarsi è difficile, perché troppo condizionata da dove si abita.È importante che sia:
- un luogo rilassante e piacevole, sicuramente meglio se immerso nel verde,come ad esempio il prato di un parco o di un campo da golf;
- un terreno regolare e pianeggiante; terreni sconnessi fanno aumentare il rischiodi infortunio perché l’appoggio del piede è precario; le salite e le discese vanno inizialmente evitate perché comportano un maggior carico a livello tendineo, muscolare, articolare e cardiaco.
Il podista si trova molto spesso a correre sull’asfalto, terreno regolare ma duro, per cui bisogna correre con scarpe che abbiano una buona capacità ammortizzante. D’estate molti approfittano delle vacanze al mare per correre sulla sabbia, spesso anche scalzi; il rischio d’infortunio muscolare, tendineo e articolare è altissimo, sia che si corra sulla sabbia asciutta che sulla battigia, perché a ogni appoggio a terra l’arto inferiore affonda in maniera imprevedibile e il tempo di contatto del piede sul terreno si prolunga eccessivamente.
Per saperne di più: C. Cerullo - T. Cerullo, Percorrere la maratona. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2008